Volksbank: Ottimo risultato 2018 / Utile pari a 34,3 milioni

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Volksbank: Ottimo risultato 2018 / Utile pari a 34,3 milioni

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Pubblicato il 08/02/2019 alle ore 12:12 

Utile pari a 34,3 milioni

Il Consiglio di amministrazione in data odierna ha approvato i risultati per l’esercizio 2018 che si chiude con un utile di 34,3 milioni (+41%). Volksbank conferma eccellenti livelli di redditività e si rafforza come Banca regionale di riferimento del Nord-Est.
Volksbank: Ottimo risultato 2018 / Utile pari a 34,3 milioni

Crescita del core business

Il totale attivo di bilancio supera per la prima volta la soglia di 10 miliardi, grazie alla crescita del core business, che ha visto lo sviluppo delle quote di mercato nel bacino d’utenza, sia per le imprese sia per le famiglie. Hanno contribuito a questa crescita il mercato d’origine dell’Alto Adige e le altre provincie (Belluno, Padova, Pordenone, Trento, Treviso, Venezia e Vicenza).

Aumento della redditività caratteristica

Il ROTE (return on tangible equity - rendimento del patrimonio netto tangibile) si attesta al 4,9% (3,2% nel 2017), sostenuto dalla forte crescita dei finanziamenti in bonis a clientela (+9,0% a 6,8 miliardi), della raccolta diretta (+4,5% a 7,7 miliardi), che si riflettono positivamente sul margine di interesse (+8,9% a 165,4 milioni) e sulle commissioni nette (+1,0% a 89,1 milioni).

Ottima qualità del portafoglio crediti

La quota dei crediti deteriorati rispetto al totale dei crediti lordi (“NPL ratio”) si attesta al 8,7% in riduzione rispetto al 12,9% di fine 2017. Il valore è in linea con quello di fine 2014 subito prima dell’incorporazione del Gruppo Banca Popolare di Marostica (era 9,1%).

“Il 2018 è un buon esercizio, nel quale abbiamo raggiunto gli obiettivi pianificati. Il Consiglio di amministrazione proporrà all’Assemblea dei soci la distribuzione di un dividendo nella misura di 0,27 euro per azione, pari al 40% dell’utile distribuibile”, ha affermato il Presidente Otmar Michaeler.

“Il risultato 2018 pone le basi per proseguire nell’azione di crescita. Per l'esercizio in corso puntiamo a un utile netto di oltre 40 milioni di euro”, ha aggiunto il Direttore generale Johannes Schneebacher.

SINTESI DEI RISULTATI

I risultati sono in linea con gli obiettivi di pianificazione. Si conferma la capacità reddituale e la robustezza del modello di business.

  • utile netto a +34,3 milioni, in crescita del 41,1% e +10,0 milioni rispetto al 2017;
  • margine di interesse a +165,4 milioni (+8,9% rispetto ai +151,9 milioni del 2017), commissioni nette a +89,1 milioni (+1,0% rispetto al 2017);
  • proventi operativi netti a 275,5 milioni, in calo del -1,8% rispetto al 2017, per effetto della perdurante volatilità dei mercati finanziari, controbilanciata da evoluzione favorevole dell’attività di collocamento di prodotti di terzi;
  • i costi operativi, al netto di oneri non ricorrenti su immobili per 1,5 milioni, si attestano a 181,4 milioni (+2,8% rispetto a fine 2017), per effetto del contenimento del costo del personale, che scende del -1,4% a 98,3 milioni ed una crescita delle spese amministrative del +9,1% a 74,5 milioni e delle rettifiche su attività materiali ed immateriali che crescono a a 8,6 milioni rispetto agli 8,4 milioni del 2017;
  • il cost/income ratio è pari al 66,4% (era 65,6% a fine 2017);
  • le rettifiche di valore nette su crediti ed altre attività finanziarie sono in calo del -29,1% a 38,9 milioni, rispetto ai 54,9 milioni del 2017;
  • il contributo delle poste non correnti si riferisce ai tributi riguardanti il sistema bancario, pari a 6,0 milioni, al netto delle imposte, derivanti da oneri ante imposte per 4,9 milioni (3,5 milioni al netto delle imposte) relativi ai contributi al fondo di risoluzione e oneri ante imposte per 3,5 milioni (2,5 milioni al netto delle imposte) relativi ai contributi al fondo di garanzia dei depositi;
  • il ROE si attesta al 4,2%, in crescita rispetto al 2,8% del 2017 mentre il ROTE si attesta al 4,9% (3,2% nel 2017).

L’azione di rafforzamento della qualità del credito anticipa le indicazioni della vigilanza e posiziona la banca su valori ampiamente superiori rispetto alla media del sistema

  • la gestione proattiva del portafoglio dei crediti deteriorati anticipa le indicazioni della vigilanza:

riduzione dello stock lordo del 31,0% a 662,5 milioni, rispetto agli 959,5 milioni del 31 dicembre 2017, anche grazie alle azioni realizzate già nel primo semestre e ampiamente superiore agli obiettivi per l’anno;

al netto delle rettifiche di valore lo stock diminuisce del 31,7% rispetto a fine 2017;

il flusso dei crediti deteriorati si colloca a valori minimi e pari al 1,8% del totale crediti lordi;

incidenza dei crediti deteriorati lordi (NPL Ratio) al 8,7%, contro il 12,9% del 2017 (sofferenze lorde al 5,4% contro 8,3% del 2017, inadempienze probabili lorde al 3,3% contro il 4,5%).

  • rafforzati i livelli di copertura dei deteriorati:

livello di copertura dei crediti deteriorati al 44,0%, contro il 43,5% del 2017 (sofferenze 55,5%, inadempienze probabili 26,1%, scaduti 7,9%);

copertura dei crediti in bonis allo 0,9%, in crescita rispetto al 0,8% di fine 2017;

Il modello di business focalizzato sulla centralità del rapporto con la clientela assicura la crescita dei principali aggregati caratteristici

  • impieghi netti in bonis a clientela in crescita anno su anno del 9,0% a 6.769,7 milioni, rispetto ai 6.209,2 milioni di fine 2017 post IFRS9.
  • raccolta diretta da clientela in crescita anno su anno del +4,5% a 7.683,4 milioni (depositi +6,4%);
  • raccolta indiretta, al netto delle azioni della Banca, in crescita del +4,2% a 2.892,2 milioni (erano 2.775,6 milioni a fine 2017);
  • crescita equilibrata delle componenti di raccolta ed impiego: crediti a clientela/raccolta diretta da clientela retail al 110,1%.

Confermata la solida patrimonializzazione

  • I coefficienti patrimoniali stimati applicando i criteri transitori in vigore per il 2018 confermano la solida posizione patrimoniale: il CET 1 Ratio si attesta al 11,3% (era 11,9% a fine 2017) ed il Total Capital Ratio pari al 13,3% (era al 13,6% a fine 2017).

Solida posizione di liquidità e funding:

  • LCR pari al 126%, largamente superiore al 100% previsto come target a regime di Basilea 3;
  • NSFR calcolato secondo la regolamentazione Basilea III pari al 115%, largamente superiore al 100% previsto come target a regime di Basilea 3.

Continuato sostegno al territorio

Si mantiene il supporto all’economia reale: circa 1.400 milioni di nuovo credito a medio-lungo termine nel 2018, di cui circa 970 milioni erogati a famiglie e piccole e medie imprese; circa 100 aziende riportate in bonis da posizioni di credito deteriorato nel 2018.

 

L’ANDAMENTO ECONOMICO DELLA GESTIONE

Il conto economico registra interessi netti pari a 165,4 milioni, in aumento del 8,9% rispetto ai 151,9 milioni del 2017 (in flessione del -4,9% se si include l’effetto della contabilizzazione del rientro del time value sui crediti deteriorati).

I dividendi e gli utili delle partecipazioni registrano un calo del -29,2% a 3,1 milioni, rispetto ai 4,4 milioni del 2017.

Le commissioni nette sono pari a 89,1 milioni, in aumento del 1,0% rispetto agli 88,2 milioni del 2017. In dettaglio, si registra un aumento del 0,9% delle commissioni da attività bancaria commerciale e un aumento del 2,6% delle commissioni da attività di gestione, intermediazione e consulenza (risparmio gestito, prodotti assicurativi, collocamento titoli), nel cui ambito la componente relativa a intermediazione e collocamento di titoli sale del 2,7% e quella relativa ai prodotti assicurativi sale del 7,7%.

Il risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value è pari a -1,5 milioni, rispetto ai +14,5 milioni del 2017. La variazione deriva principalmente dal venir meno di proventi da cessione di attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva che si attesta, per il 2018 a 1,6 milioni, contro i 13,3 milioni del 2017. La componente relativa al risultato netto dell’attività di negoziazione a 2,8 milioni, in crescita del +23,9% rispetto ai 2,3 milioni del 2017. La componente relativa al risultato netto delle altre attività e passività valutate al fair value si attesta a -6,0 milioni, in aumento rispetto al risultato di -1,1 milioni del 2017.

Gli altri proventi e oneri di gestione netti si attestano a 19,3 milioni, in calo del -9,7% rispetto all’esercizio precedente.

L’aggregato degli altri proventi operativi registra pertanto un risultato pari a 106,9 milioni, in calo del -13,8% rispetto ai 124,1 milioni del 2017.

I proventi operativi netti sono pari a 275,5 milioni, in diminuzione del -1,8% rispetto ai 280,5 milioni del 2017.

I costi operativi ammontano a 182,9 milioni, in aumento del +3,7% rispetto ai 176,4 milioni del 2017, per effetto del contenimento delle spese per il personale (a 98,3 milioni e in calo del -1,4% rispetto ai 99,8 milioni del 2017) e della crescita delle spese amministrative che si attestano a 74,5 milioni (+9,1% rispetto ai 68,3 milioni del 2017).

Le rettifiche di valore su attività materiali ed immateriali si attestano a 10,1 milioni, in crescita rispetto agli 8,4 milioni del 2017 principalmente per effetto di componenti non ricorrenti relative ad alcuni immobili acquisiti nel corso dell’esercizio.

Conseguentemente, il risultato della gestione operativa ammonta a 92,6 milioni, in diminuzione del -11,0% rispetto ai 104,1 milioni del 2017. Il cost/income ratio nel 2018 è pari al 66,4%, rispetto al 65,6% del 2017.

Le rettifiche di valore nette su crediti e altre operazioni finanziarie sono pari a 38,9 milioni, in riduzione del -29,1% rispetto ai 54,9 milioni del 2017. Le rettifiche di valore nette su altre attività sono positive e pari a 0,1 milioni, in netto miglioramento rispetto al risultato negativo di 7,4 milioni del 2017. Gli accantonamenti netti ai fondi rischi ed oneri si attestano a 4,1 milioni, rispetto ai 2,7 milioni del 2017.

Gli utili netti da cessione di partecipazioni ed investimenti sono pari a 2,2 milioni, in miglioramento rispetto ai 0,3 milioni del 2017.

Il risultato corrente lordo è pari a 52,4 milioni, rispetto ai 39,3 milioni del 2017 (+33,4%).

Il risultato netto è pari a 34,3 milioni, dopo la contabilizzazione di:

imposte sul reddito per 12,1 milioni;

tributi e altri oneri riguardanti il sistema bancario (al netto delle imposte) per 6,0 milioni, derivanti da oneri ante imposte per 3,5 milioni (4,9 milioni prima delle imposte) relativi ai contributi al fondo di risoluzione e 2,5 milioni (3,5 milioni prima delle imposte) relativi ai contributi al fondo di garanzia dei depositi. Nel 2017 la voce è risultata pari a 4,7 milioni, derivanti dai seguenti apporti ante imposte: oneri per 2,2 milioni relativi al contributo ordinario al fondo di risoluzione, oneri per 2,5 milioni relativi ai contributi al fondo di garanzia dei depositi.

L’EVOLUZIONE DEI PRINCIPALI AGGREGATI PATRIMONIALI

L’attivo ha superato per la prima volta i 10 miliardi, principalmente grazie alla crescita degli impieghi a clientela e degli investimenti finanziari.

Al 31 dicembre 2018 i finanziamenti a clientela sono pari a 7,3 miliardi, in crescita del +4,5% rispetto ai 7,0 miliardi del 2017.

Le attività finanziarie della clientela risultano pari a 11,1 miliardi, in aumento del +3,5% rispetto ai 10,8 miliardi di fine 2017. Nell’ambito delle attività finanziarie della clientela, la raccolta diretta ammonta a 7,7 miliardi, in aumento del +4,5% rispetto al 31 dicembre 2017. La raccolta indiretta ammonta a 3,4 miliardi, sostanzialmente invariata rispetto a fine 2017. Al netto delle azioni Volksbank in portafoglio, la raccolta indiretta aumenta del +4,2% a 2,9 miliardi, rispetto ai 2,8 miliardi di fine 2017. In particolare, l’ammontare della raccolta amministrata relativa ai prodotti di terzi è pari a 2,3 miliardi, in crescita del +5,2% rispetto ai 2,2 miliardi del 31 dicembre 2017. La raccolta amministrata relativa alla componente titoli di terzi (escluse le azioni Volksbank) è pari a 564,3 milioni, in aumento del +0,4% rispetto al 31 dicembre 2017 (era 562,0 milioni).

Il complesso dei crediti deteriorati (in sofferenza, inadempienze probabili e scaduti/sconfinanti) ammonta, al netto delle rettifiche di valore, a 370,8 milioni, in diminuzione del -31,7% rispetto ai 542,5 milioni del 31 dicembre 2017. In quest’ambito, i crediti in sofferenza netti sono pari a 181,3 milioni, in calo del -36,3% rispetto ai 284,7 milioni del 31 dicembre 2017, con un’incidenza sui crediti complessivi pari al 2,5% (4,1% al 31 dicembre 2017), e un grado di copertura al 55,5% (53,7% a fine 2017). La riduzione è da ricondursi all’impatto delle cessioni di crediti deteriorati effettuate. Le inadempienze probabili nette diminuiscono a 183,3 milioni da 248,5 milioni del dicembre 2017, e i crediti scaduti/sconfinanti netti ammontano a 6,1 milioni rispetto a 9,3 milioni a fine 2017.

L’ammontare dei crediti deteriorati lordi è di 662,5 milioni, -31,0% da inizio anno, con una componente di sofferenze pari a 407,8 milioni (-33,7%); tali importi risultano rispettivamente pari al 8,7% e al 5,4% del totale dei crediti lordi verso clientela.

I livelli di copertura sono stati rafforzati in tutti i principali comparti. Come detto, il tasso di copertura delle sofferenze si attesta al 55,5%, il tasso di copertura delle inadempienze probabili sale al 26,1% (era al 25,7% a fine 2017), ed il tasso di copertura dei crediti deteriorati è pari al 44,0% (era pari al 43,5% a fine 2017).

Le attività finanziarie al costo ammortizzato diverse dai finanziamenti ammontano complessivamente a +1.212,2 milioni, in incremento del +47,3% rispetto ai 823,0 milioni di fine 2017. Le attività finanziarie al fair value con impatto a conto economico sono pari a 242,2 milioni rispetto ai 11,5 milioni di fine 2017.

Le Attività finanziarie al fair value con impatto sulla redditività complessiva ammontano complessivamente a 829,1 milioni, in diminuzione del -24,0% rispetto ai 1.091,0 milioni di fine 2017.

Le attività materiali ed immateriali ammontano a 254,7 milioni, in calo del -1,6% rispetto ai 258,8 milioni di fine 2017. Le attività fiscali sono pari a 174,7 milioni (+3,3%), mentre i gruppi di attività in corso di dismissione sono pari a 12,9 milioni e si riferiscono a immobili.

I Fondi propri ed i requisiti patrimoniali

I requisiti patrimoniali da rispettare complessivamente, comprensivi della Capital Guidance, in termini di Common Equity Tier 1 Ratio, TIER 1 Ratio e Total Capital Ratio risultano pari rispettivamente a 7,075%, 8,813% e 11,125% secondo i criteri transitori in vigore per il 2018 e rispettivamente al 7,7%, 9,438% ed al 11,75% per il 2019. Gli aggregati di vigilanza, determinati sulla base della metodologia standard di Basilea III, evidenziano il mantenimento di valori ampiamente superiori ai requisiti minimi prudenziali:

  • CET 1 Ratio “IFRS 9 phased-in” stimato pari al 11,2% e “IFRS 9 fully phased” stimato pari al 10,4%, in crescita rispetto ai valori del 31 dicembre 2017 post IFRS 9 pari rispettivamente al 11,9% e 10,9%;
  • TIER 1 Ratio “IFRS 9 phased-in” stimato pari al 11,2% e “IFRS 9 fully phased” stimato pari al 10,4%, in crescita rispetto ai valori del 31 dicembre 2017 post IFRS 9 pari rispettivamente al 11,9% e 10,9%;
  • Total Capital Ratio “IFRS 9 phased-in” stimato pari al 13,2% e “IFRS 9 fully phased” stimato pari al 12,4%, in crescita rispetto ai valori del 31 dicembre 2017 post IFRS 9 pari rispettivamente al 13,6% e 12,7%.

La liquidità ed il leverage ratio

La situazione di liquidità a fine 2018 evidenzia i seguenti indicatori:

  • al 31 dicembre 2018 attività prontamente disponibili, inclusi gli attivi stanziabili presso le Banche Centrali ricevuti a collaterale (ed esclusi quelli dati a collaterale), pari a 1.033 milioni;
  • operazioni di finanziamento con BCE per ottimizzare il costo del funding e supportare gli investimenti delle aziende clienti mediamente pari nel 2018 a 1.008 milioni (952 milioni mediamente nel 2017), costituite al 99,2% dalle operazioni TLTRO con scadenza quadriennale;
  • fonti di raccolta stabili e ben diversificate, con raccolta diretta bancaria e da clientela (inclusi i titoli emessi) costituita per il 78,0 % dalla componente retail;
  • raccolta a medio e lungo termine per circa 2.478 milioni nel 2018, di cui oltre 1.845 milioni relativi alla componente wholesale;
  • LCR pari al 126%, largamente superiore al 100% previsto come target a regime di Basilea 3;
  • NSFR calcolato secondo la regolamentazione Basilea III pari al 115%, largamente superiore al 100% previsto come target a regime di Basilea 3.

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Al 31 dicembre 2018 la struttura operativa si articola in 172 sportelli bancari e 1.327 persone.

Allo scopo di consentire una più completa informativa sui risultati conseguiti nel 2018, si allegano i prospetti del conto economico e dello stato patrimoniale riclassificati inclusi nella relazione approvata dal Consiglio di Amministrazione. Si precisa che la società di revisione, incaricata della revisione contabile del bilancio d’esercizio, non ha ancora completato il proprio esame.

***

Il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Alberto Caltroni, dichiara, ai sensi dell'art. 154-bis, comma 2, del D.Lgs. n. 58/1998, che l'informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri ed alle scritture contabili.

***

Il presente comunicato e le informazioni ivi contenute non hanno finalità di, né costituiscono in alcun modo consulenza in materia di investimenti. Le dichiarazioni ivi contenute non sono state oggetto di verifica indipendente. Non viene fatta alcuna dichiarazione o garanzia, espressa o implicita, in riferimento a, e nessun affidamento dovrebbe essere fatto relativamente all’imparzialità, accuratezza, completezza, correttezza e affidabilità delle informazioni ivi contenute. Volksbank e i suoi rappresentanti declinano ogni responsabilità (sia per negligenza o altro), derivanti in qualsiasi modo da tali informazioni e/o per eventuali perdite derivanti dall’utilizzo o meno di questa comunicazione. Accedendo a questi materiali, il lettore accetta di essere vincolato dalle limitazioni di cui sopra. Questo comunicato stampa contiene previsioni e stime che riflettono le attuali opinioni del management in merito ad eventi futuri. Previsioni e stime sono in genere identificate da espressioni come “è possibile,” “si dovrebbe,” “si prevede,” “ci si attende,” “si stima,” “si ritiene,” “si intende,” “si progetta,” “obiettivo” oppure dall’uso negativo di queste espressioni o da altre varianti di tali espressioni oppure dall’uso di terminologia comparabile. Queste previsioni e stime comprendono, ma non si limitano a, tutte le informazioni diverse dai dati di fatto, incluse, senza limitazione, quelle relative alla posizione finanziaria futura della società e ai risultati operativi, la strategia, i piani, gli obiettivi e gli sviluppi futuri. A seguito di tali incertezze e rischi, si avvisano i lettori che non devono fare eccessivo affidamento su tali informazioni di carattere previsionale come previsione di risultati effettivi. La capacità della Società di raggiungere i risultati previsti dipende da molti fattori al di fuori del controllo del management. I risultati effettivi possono differire significativamente (ed essere più negativi di) da quelli previsti o impliciti nei dati previsionali. Tali previsioni e stime comportano rischi ed incertezze che potrebbero avere un impatto significativo sui risultati attesi e si fondano su assunti di base. Le previsioni e le stime ivi formulate si basano su informazioni a disposizione della Società alla data odierna. La Società non si assume alcun obbligo di aggiornare pubblicamente e di rivedere previsioni e stime a seguito della disponibilità di nuove informazioni, di eventi futuri o di altro, fatta salva l’osservanza delle leggi applicabili. Tutte le previsioni e le stime successive, scritte ed orali, attribuibili alla Società o a persone che agiscono per conto della stessa sono espressamente qualificate, nella loro interezza, da queste dichiarazioni cautelative.

Il presente comunicato è disponibile sul sito www.volksbank.it e www.bancapopolare.it e sul sito internet del meccanismo di stoccaggio autorizzato www.emarketstorage.com.

 

STATO PATRIMONIALE RICLASSIFICATO

 

Attività

31.12.2018

31.12.2017 (*)

(dati in migliaia di euro)

 

 

 

 

 

Finanziamenti verso banche

48.929

 109.746

Finanziamenti verso clientela

7.275.467

 6.961.712

 

 - al costo ammortizzato

7.227.655

6.961.712

 

 - al fair value con impatto a conto economico

47.812

  -

 

 - al fair value con impatto sulla redditività complessiva

  -

  -

Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato diverse dai finanziamenti

1.212.245

 822.972

Attività finanziarie al fair value con impatto a conto economico

242.210

 11.531

Attività finanziarie al fair value con impatto sulla redditività complessiva

829.144

 1.090.652

Partecipazioni

5.745

 5.793

Attività materiali e immateriali

254.699

 258.791

Attività fiscali

174.705

 169.106

Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione

12.923

  -

Altre voci dell'attivo

219.495

 207.632

Totale dell'attivo

10.275.562

9.637.936

 

Passività e patrimonio netto

31.12.2018

31.12.2017 (*)

(dati in migliaia di euro)

 

 

 

 

 

Debiti verso banche al costo ammortizzato

1.418.187

 1.150.659

Passività finanziarie verso clientela al costo ammortizzato

7.683.420

 7.350.397

 

  • debiti verso clientela

6.985.200

 6.396.871

 

  • titoli in circolazione

698.220

 953.526

Passività finanziarie di negoziazione

1.429

 2.030

Passività finanziarie valutate al fair value

  -

 1.050

 

  • debiti verso clientela

  -

  -

 

  • titoli in circolazione

  -

1.050

 

  • altre passività finanziarie valutate al fair value

  -

  -

Passività fiscali

31.254

 33.832

Passività associate ad attività in via di dismissione

  -

  -

Fondi per rischi ed oneri

20.729

 17.923

Altre voci del passivo

285.340

 208.675

Patrimonio netto:

835.203

 873.369

 

  • Capitale

183.440

 180.886

 

  • Riserve di utili

632.893

 667.524

 

  • Riserve di valutazione

(15.387)

 682

 

  • Risultato del periodo

34.257

 24.277

Totale del passivo e del patrimonio netto

10.275.562

9.637.936

 

(*) I dati comparativi al 31 dicembre 2017, determinati secondo lo IAS 39, sono stati ricondotti alle nuove voci contabili previste dal 5° aggiornamento della Circolare n. 262 di Banca d’Italia, senza procedere alla rideterminazione degli stessi in base alle disposizioni dello IFRS 9, in vigore a partire dal 1 gennaio 2018. Pertanto i dati comparativi non sono pienamente confrontabili con i dati relativi all’esercizio 2018.

 

CONTO ECONOMICO RICLASSIFICATO

 

VOCI DEL CONTO ECONOMICO RICLASSIFICATO

31.12.2018

31.12.2017 (*)

(dati in migliaia di euro)

 

 

 

 

 

Interessi netti

 165.392.239

 151.935.670

Dividendi e utili (perdite) delle partecipazioni valutate al P.N.

 3.146.695

 4.442.215

Margine finanziario

 168.538.934

 156.377.885

Commissioni nette

 89.111.956

 88.205.894

Risultato netto delle attività e passività finanziarie al FV

(1.544.061)

 14.459.545

Altri oneri/proventi di gestione

 19.345.637

 21.420.899

Altri proventi operativi

 106.913.532

 124.086.338

Proventi operativi netti

 275.452.466

 280.464.223

Spese per il personale

(98.330.910)

(99.771.207)

Spese amministrative

(74.457.899)

(68.263.026)

Rettifiche di valore su attività materiali ed immateriali

(10.098.527)

(8.379.058)

Costi operativi

(182.887.336)

(176.413.291)

Risultato della gestione operativa

 92.565.131

 104.050.932

Rettifiche di valore nette su crediti e altre operazioni finanziarie

(38.926.362)

(54.918.350)

Rettifiche di valore nette su altre attività

 735.802

(7.401.525)

Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri

(4.132.648)

(2.741.226)

Utili (Perdite) da cessione di partecipazioni ed investimenti

 2.176.467

 305.619

Risultato lordo dell'operatività corrente

 52.418.389

 39.295.450

Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente

(12.111.841)

(10.304.206)

Tributi ed oneri riguardanti il sistema bancario al netto delle imposte

(6.049.829)

(4.713.764)

Utile (Perdita) d'esercizio

 34.256.720

 24.277.480

 

(*) I dati comparativi al 31 dicembre 2017, determinati secondo lo IAS 39, sono stati ricondotti alle nuove voci contabili previste dal 5° aggiornamento della Circolare n. 262 di Banca d’Italia, senza procedere alla rideterminazione degli stessi in base alle disposizioni dello IFRS 9, in vigore a partire dal 1 gennaio 2018. Pertanto i dati comparativi non sono pienamente confrontabili con i dati relativi all’esercizio 2018.

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