Volksbank chiude in utile il primo semestre 2020 con indicatori patrimoniali in crescita

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Volksbank chiude in utile il primo semestre 2020 con indicatori patrimoniali in crescita

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Pubblicato il 07/08/2020 alle ore 11:20 

Volksbank chiude il primo semestre 2020 con un utile netto di 6,0 milioni di euro. Come partner finanziario per le famiglie e le aziende la Banca ha dimostrato il suo ruolo attivo nella crisi Covid-19, con oltre 2 miliardi di finanziamenti sostenuti da moratorie. In termini patrimoniali la Banca si è ulteriormente irrobustita: il CET1 ratio è stato portato a un solido 13,3%, con un incremento di oltre 50 pb. Il Consiglio di Amministrazione ha accolto positivamente ed approvato gli schemi del bilancio semestrale, che dimostrano la solidità della Banca anche in un contesto delicato.
Volksbank chiude in utile il primo semestre 2020 con indicatori patrimoniali in crescita

Nel primo semestre 2020 Volksbank conferma il profilo di redditività sostenibile e solidità patrimoniale, nonostante gli impatti della crisi sanitaria Covid-19, grazie ad un modello di business fortemente radicato ed un’elevata qualità del portafoglio. La Banca ha dimostrato la capacità di assicurare il continuato supporto alle famiglie ed alle imprese e di garantire piena operatività grazie anche all’adozione di soluzioni di smart-working che hanno consentito un’estesa flessibilità operativa, a beneficio dei clienti e dei collaboratori.


La Banca si conferma fattore agevolatore e di sostegno alla crescita dell’economia locale, grazie alle iniziative volte a contrastare l’impatto della pandemia Covid-19, operando in condizioni di piena sicurezza per la clientela e per i collaboratori:

  • azione proattiva ed anticipatoria, con attivazione della prima moratoria volontaria il 17 marzo, seguita dalla moratoria del decreto liquidità n. 23 dell’8 aprile 2020, a cui si sono aggiunti gli interventi relativi alla convenzione ABI e ulteriori iniziative, tra cui convenzione con le provincie autonome di Trento e Bolzano;
  • supporto alle famiglie ed imprese per mitigare gli impatti della pandemia Covid-19. Al 30 giugno concesse più di n. 13.000 moratorie, legislative e non legislative, che hanno interessato finanziamenti per un valore lordo di più di 2 miliardi;
  • erogati più di n. 2.400 nuovi finanziamenti per un ammontare di circa 85 mln che hanno beneficiato della garanzia pubblica.

Il risultato netto del primo semestre è pari a 6,0 mln, nonostante i maggiori accantonamenti Covid-19 sul portafoglio crediti in bonis, che includono nella componente forward looking gli scenari Covid-19.

La patrimonializzazione è in ulteriore rafforzamento e largamente superiore ai requisiti ed alle aspettative della vigilanza, con il CET 1 Ratio phased-in al 13,3% e fully-phased al 12,6% ed il Total Capital Ratio al 15,6% ed al 14,9% rispettivamente.

Margine di intermediazione in aumento del 3,0% rispetto al primo semestre 2019, rettifiche per rischio di credito su attività finanziarie in diminuzione a 30,5 mln, rispetto ai 56,9 mln del primo semestre 2019.
Costo del rischio annualizzato pari a 82 pb, rispetto ai 108 dei primi sei mesi del 2019.

Spese amministrative, al netto degli oneri e tributi relativi al sistema bancario, a 79,6 mln, in diminuzione del 3,9% rispetto agli 82,7 mln dei primi sei mesi del 2019. Cost-to income ratio al 64,4%, rispetto al 65,3% del primo semestre 2019. Gli oneri e tributi al sistema bancario, pari a 8,8 mln, risultano in aumento del 28,8% rispetto a 12 mesi prima.

La raccolta diretta da clientela è in crescita del 2,8% a 7.808,3 mln, rispetto ai 7.592,1 mln di fine 2019. La raccolta indiretta è pari a 3.732,8 mln, in calo del 1,1% rispetto ai 3.773,9 mln di fine 2019.

I finanziamenti a clientela sono sostanzialmente invariati a 7.224,7 mln, rispetto ai 7.243,4 mln di fine 2019 -0,3%. In particolare, nonostante il contesto particolarmente complesso, i finanziamenti commerciali, composti da conti correnti, anticipazioni e finanziamenti e mutui si confermano a 6.863,8 mln, rispetto ai 6.870,4 mln di fine 2019.

Prosegue il rafforzamento della qualità del credito, copertura sui crediti in bonis allo 0,85%, in crescita rispetto allo 0,83% di dicembre 2019. Copertura sui deteriorati al 54,5%, in crescita rispetto al 53,2% di dicembre 2019. Incidenza dei crediti deteriorati lordi al 7,4%, senza considerare la cartolarizzazione di crediti non performing pianificata per il secondo semestre. Includendo la cessione, il ratio pro-forma al 30 giugno scenderebbe a circa il 6,6%.

Il Presidente Lukas Ladurner ha dichiarato: “I risultati dimostrano come la Banca stia reagendo bene allo scenario economico che stiamo affrontando, presentando due trimestri in utile. In linea con l’operato del Consiglio di Amministrazione in carica da tre mesi, Volksbank si è rafforzata per affrontare con maggiore resilienza l’incertezza derivante dalla crisi sanitaria. Stiamo anche lavorando per migliorare l’efficacia della Banca nell’essere partner finanziario per le famiglie e le imprese del territorio, così da assicurare risultati sostenibili nel lungo termine, come illustreremo in sede di presentazione del Piano industriale nel corso dell’autunno. Desidero esprimere i miei più sentiti ringraziamenti alle colleghe e ai colleghi del CdA ed ai collaboratori per l'eccezionale impegno e la loro flessibilità in questi mesi”.

Il Direttore generale Alberto Naef ha dichiarato: “Abbiamo dimostrato il ruolo attivo di Volksbank nell'aiutare i nostri clienti a far fronte all'impatto di Covid-19: La Banca ha deliberato moratorie su oltre 2 miliardi di finanziamenti, superando gli 11 miliardi di totale attivo. Abbiamo inoltre rafforzato la liquidità, con titoli stanziabili liberi pari a 1,5 miliardi di euro, il capitale, con un CET1 Ratio al 13,3% e la copertura dei crediti problematici, che raggiunge il 54,5%, così da rendere la Banca più solida agli shock economici che eventualmente potremmo dover affrontare”.

 

Il Consiglio di amministrazione di Volksbank in data odierna ha approvato la Relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2020

Risultati economici al 30 giugno 2020

Gli interessi netti ammontano a 85,1 milioni, in calo del -6,4% rispetto ai 90,9 milioni del primo semestre 2019. In particolare, il margine da clientela è pari a 72,3 milioni, la componente relativa al portafoglio di proprietà è pari a 12,8 milioni.

Le commissioni nette sono pari a 41,3 milioni, in diminuzione del -9,4% rispetto ai 45,7 milioni del primo semestre 2019. In dettaglio, le commissioni relative a servizi di incasso e pagamento ammontano a 4,5 milioni, rispetto ai 5,1 milioni del primo semestre 2019. Le commissioni relative a servizi di gestione intermediazione e consulenza ammontano a 12,0 milioni, rispetto ai 12,6 milioni del primo semestre del 2019. La componente netta relativa a finanziamenti e affidamenti ammonta 20,2 milioni, 21,6 milioni dello stesso periodo dell’esercizio precedente.

I dividendi e proventi simili, essenzialmente derivanti da investimenti in OICR, sono pari a 0,4 milioni, in calo rispetto ai 2,1 milioni dei primi sei mesi del 2019. Il risultato netto dell’attività di negoziazione, relativo agli strumenti finanziari classificati al fair value con finalità di negoziazione, pari a 1,4 milioni, è in diminuzione rispetto agli 1,8 milioni del primo semestre del 2019.

Il risultato netto da realizzo di attività finanziarie valutate al costo ammortizzato pari a 4,9 milioni, è in crescita del 71,0% rispetto ai 2,9 milioni dei primi sei mesi del 2019. Il risultato netto delle attività finanziarie valutate al fair value tramite riserva di patrimonio netto (“FVOCI”) è pari a 2,4 milioni ed è interamente riconducibile a titoli di debito.

La perdita netta delle attività e passività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value con imputazione a conto economico è pari a -4,7 milioni, di cui -1,0 milioni riconducibili a finanziamenti a clientela e -3,7 milioni a strumenti finanziari diversi da finanziamenti.

Per effetto combinato di queste dinamiche il margine di intermediazione risulta in aumento del 3,0% a 130,9 milioni, rispetto ai 127,2 milioni del primo semestre 2019.

Le rettifiche nette per rischio di credito ammontano a -30,5 milioni, rispetto ai -56,9 milioni dello stesso periodo del 2019. Di queste, -29,7 milioni sono riferibili a finanziamenti a clientela e -0,8 milioni a rischi di credito su titoli di debito. Nel primo semestre 2019 le rettifiche su finanziamenti a clientela erano pari a -57,8 milioni, mentre per quanto riguarda i titoli di debito era registrato un risultato positivo pari a +0,9 milioni.

Nel comparto degli oneri operativi, si registra la diminuzione -2,0% delle spese del personale, pari a -46,0 milioni, rispetto ai -46,9 milioni del primo semestre 2019.

Le altre spese amministrative, al netto dei tributi ed oneri relativi al sistema bancario ammontano a -33,6 milioni, in calo del -4,7% rispetto ai 35,3 milioni del primo semestre del 2019.

I tributi ed oneri riguardanti il sistema bancario sono complessivamente pari a -8,8 milioni, in aumento del +28,8% rispetto ai -6,9 milioni del primo semestre 2019.

Gli altri proventi netti di gestione ammontano a +7,6 milioni, in diminuzione del -19,1% rispetto ai +9,4 milioni del primo semestre 2019.

Gli accantonamenti netti ai fondi rischi ed oneri sono pari a -0,9 milioni, rispetto ai +1,2 milioni del primo semestre del 2019.

Le rettifiche nette su attività materiali ed immateriali ammontano a 9,6 milioni, in crescita di +2,9 milioni rispetto ai 6,7 milioni del primo semestre 2019.

Complessivamente i costi operativi sono pari a -91,3 milioni, in aumento del +7,3% rispetto agli -85,1 milioni del primo semestre 2019.

Il cost/income ratio nel primo semestre 2020 è pari al 64,4%, rispetto al 65,3% dell’esercizio 2019.

Il risultato lordo dell’operatività corrente è pari a +8,9 milioni. Il risultato netto è pari a +6,0 milioni, dopo la contabilizzazione di imposte sul reddito per -2,8 milioni.

Lo stato patrimoniale al 30 giugno 2020

La raccolta diretta al 30 giugno 2020 ammonta a 7.808,3 milioni ed evidenzia un incremento del +2,8% rispetto ai 7.592,1 milioni del 31 dicembre 2019. Nel confronto si registra una crescita del +5,8% dei conti correnti e depositi a vista della rete commerciale (6.707,3 milioni contro i 6.342,0 milioni di fine 2019). Prosegue inoltre il trend decrescente dei titoli obbligazionari emessi che si attestano a 530,0 milioni (-22,4% e -153,1 milioni) in linea con la politica finalizzata alla progressiva riduzione del costo del funding grazie alla riduzione delle forme di raccolta più onerose. Sostanzialmente invariate 571,0 milioni i PCT e le altre forme di raccolta (erano 566,9 milioni a fine 2019).

La raccolta indiretta cala del -1,1% a 3.732,8 milioni, rispetto ai 3.773,9 milioni di fine 2019.

La raccolta amministrata prodotti di terzi è pari a 2.609,4 milioni, in calo del -1,2% rispetto ai 2.641,2 milioni di fine 2019. Penalizzato dalla crisi sanitaria il comparto dei fondi comuni di investimento (-2,5% a 1.783,2 milioni rispetto ai 1.829,1 milioni di fine 2019), controbilanciato dal miglioramento dei comparti previdenziale che registra un +8,5% a 107,1 milioni ed il comparto assicurativo, in crescita dello +0,8% a 717,5 milioni rispetto a fine 2019.

La raccolta amministrata titoli di terzi cresce del 12,2% a 656,4 milioni, rispetto ai 585,1 milioni di fine 2019.

Le attività finanziarie diverse dai crediti verso clientela e banche ammontano complessivamente a 2.722,6 milioni e sono in crescita del 11,0% rispetto ai 2.451,8 milioni del 31 dicembre 2019). In tale aggregato sono principalmente compresi titoli governativi per 2.360,8 milioni, titoli di debito per 182,7 milioni e titoli di capitale per 63,8 milioni. Per effetto dell’introduzione dell’IFRS 9, sono ricompresi fra le attività finanziarie (per un importo pari a 36,2 milioni) anche finanziamenti verso la clientela che devono essere obbligatoriamente valutati al fair value.

L’incremento complessivo rispetto alla fine del 2019 è imputabile alla crescita dei titoli di debito classificati nel portafoglio “Hold to Collect” (+257,6 milioni), “Hold to Collect & Sell” (+22,9 milioni).

I finanziamenti netti a clientela, comprensivi dei deteriorati, sono pari a 7.224,7 milioni. I finanziamenti in bonis netti a clientela sono invariati a 6.880,0 milioni, rispetto ai 6.878,7 milioni di fine 2019. Il complesso dei crediti deteriorati (in sofferenza, inadempienze probabili e scaduti/sconfinanti) ammonta, al netto delle rettifiche di valore, a 249,4 milioni, in diminuzione del -3,9% rispetto ai 259,6 milioni del 31 dicembre 2019. In particolare, i crediti in sofferenza sono pari a 129,2 milioni, in calo del – 9,6% rispetto a 142,8 milioni del 31 dicembre 2019 con un grado di copertura al 64,0% (61,3% a fine 2019). Le inadempienze probabili nette sono pari a 111,7 milioni, +0,8% rispetto ai 110,7 milioni del dicembre 2019. I crediti scaduti/sconfinanti ammontano a 8,6 milioni, rispetto a 6,0 milioni a fine 2019.

I crediti deteriorati lordi ammontano a 553,1 milioni, in calo dello -0,3% rispetto ai 555,0 milioni di fine 2019. In particolare, le sofferenze lorde sono pari a 358,7 milioni, contro i 369,2 milioni di fine 2019. Le inadempienze probabili lorde sono pari a 183,1 milioni, rispetto ai 178,1 milioni di fine 2019. Le posizioni scadute lorde sono pari a 11,3 milioni, rispetto ai 7,8 milioni di fine 2019.

L’indice di copertura dell’intero aggregato dei crediti deteriorati si attesta al 54,5%, in crescita rispetto al 53,2% del 31 dicembre 2019.

Il coverage ratio delle esposizioni in bonis è pari allo 0,85%, rispetto allo 0,83% del 31 dicembre 2019.

Al 30 giugno 2020, la struttura operativa di Volksbank si articola in 160 sportelli bancari e 1.303 collaboratori.

Coefficienti prudenziali

I coefficienti patrimoniali stimati al 30 giugno 2020 risultano pari a:

  • Common Equity Tier 1 ratio e Tier 1 Ratio al 13,3%, in crescita rispetto al 12,7% del 31 dicembre 2019;
  • Total Capital Ratio pari al 15,6%, in crescita rispetto al 14,9% al 31 dicembre 2019.

Tali ratios beneficiano dell’esercizio dell’opzione per l’applicazione integrale della disciplina transitoria introdotta dal nuovo articolo 473 bis del regolamento UE n. 575/2013, consentendo di dilazionare nel tempo l’impatto sui fondi propri derivante dall’applicazione del nuovo modello di impairment introdotto dal principio contabile IFRS 9, cosi come modificato dal Regolamento (EU) n. 2020/873 del 24 giugno 2020 per quanto riguarda alcuni adeguamenti in risposta alla pandemia di COVID-19, al fine di attenuare il potenziale impatto derivante dall’improvviso aumento degli accantonamenti per perdite attese su crediti rilevate sulle attività finanziarie non deteriorate.

I corrispondenti coefficienti fully-phased, calcolati senza applicazione della suddetta opzione risultano ampiamente superiori ai limiti auspicati dalla vigilanza e sono pari a:

  • Common Equity Tier 1 ratio e Tier 1 Ratio al 12,6%, in crescita rispetto al 11,9% del 31 dicembre 2019;
  • Total Capital Ratio pari al 14,9%, in crescita rispetto al 14,1% al 31 dicembre 2019.

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Ad integrazione delle informazioni riportate, si allegano i prospetti di Stato patrimoniale e di Conto economico al 30 giugno 2020 confrontati con il periodo precedente.

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Il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Alberto Caltroni, dichiara, ai sensi dell'art. 154-bis, comma 2, del D.Lgs. n. 58/1998, che l'informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri ed alle scritture contabili.

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Il presente comunicato è disponibile sul sito www.volksbank.it

 

Per "Stato Patrimoniale" e "Conto Economico"  in dettaglio vedasi file in download qui sotto. 

 

 

NOTE
l presente comunicato stampa e la Relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2020 sono a disposizione del pubblico presso il meccanismo di diffusione e stoccaggio autorizzato eMarket (www.emarketstorage.com) e sul sito internet aziendale www.volksbank.it / www.bancapopolare.it, sezione “Investor Relations”.
 

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